giovedì 18 ottobre 2012

il club dei "io sono diverso"

"Ma io sono diverso". Certo.
Solito inizio: uscite con un ragazzo. Aperitivo, due chiacchiere, cena e vari bla bla bla, fino alla domanda fatidica sulle tue storie passate, come se fosse un passo obbligato. Ma poi è così importante? Voglio dire: uomini, non c`eravate... come fate a sapere se ci stiamo inventando tutto o, ancora peggio, siamo talmente deviate da aver travisato la realtà?
Amen, poco importa, come dicevo sopra: probabilmente è un passo obbligato.
E poi noi ragazze non travisiamo mai la realtà, tzè.
Comunque, il ragazzo vi lascia parlare a ruota libera facendovi sfogare, annuendo seriamente e chiudendo gli occhi ad ogni vostro commento, poi inizia a parlare di sè, ed infine la frase: "...perchè io sono diverso".
Eccolo là.
Praticamente un autogoal.
Io sono diverso.
Questa frase equivale al "ma io sono innocente"pronunciato da un carcerato nel braccio della morte. Al 99,9 % periodico quel carcerato non è innocente, e così al 99,9 % periodico tu ragazzo che sei seduto di fronte a me stasera non sei diverso dagli altri, per il semplice fatto che lo stai dicendo.
Perchè il buon vecchio "fatti non parole" non viene più preso in considerazione?
Troppo facile essere diversi dagli altri ragazzi, a parole. Tutti sono diversi, a parole.
Io, per esempio, ne ho una collezione intera di ragazzi "io sono diverso".
E sono tutti uguali.

2 commenti:

  1. Ciao!!
    Seguo il tuo blog con piacere!!Che ne dici di diventare anche tu mia follower?Mi farebbe molto piacere scambiare con te consigli ed opinioni!!Ho anche un giveaway in corso!Ciao!!!Un bacio :)

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