giovedì 16 febbraio 2012

il quid

Le migliori storie non sono nate a causa sua. Nessuno sa bene identificare cosa sia di preciso, di sicuro si sa che è  una cosa talmente irritante che per definirla hanno dovuto usare la lingua morta più odiata dagli studenti.
Il quid, questo sconosciuto.
Quid che vuol dire tutto e non vuol dire niente. A cui non si può dare definizione. E a cui ovviamente non si può rispondere nulla una volta che ti sia proposto.
“Non fraintendermi..sei fantastica: simpatica, intelligente, bella … però …”
“...Però?”
“… Però ecco non è scattato qualcosa … manca … quel quid”
Eccolo là che compare.
Il tutto accompagnato da faccia di circostanza e sorrisetto compassionevole.
La più ignobile delle scuse usata per scaricarmi.
E io ho ucciso per molto meno.
Se proprio dovete scaricarci inventatevi almeno una motivazione decente. Diteci piuttosto che preferite essere single e farvi tutta la città, e non montateci la testa con decine di complimenti quando poi il risultato finale è sempre lo stesso. Mica ci rimaniamo meno male a sapere la vera verità, tanto il succo non cambia: è finita.
Ma ragazze non temete, ho ovviato il problema, ho trovato una soluzione che potete fare vostra.
Potevo scrivere un pezzo senza pensarci su in modo approfondito?
Dunque, molto semplice: se non l’avete già, uscite di casa e comprate un pesce rosso, fatto? Benissimo. Ora invitate da voi il ragazzo che sapete starà per scaricarvi, ed alla frase “purtroppo manca quel quid” potete tronfiamente rispondere: “Il quid? Ah il pesce rosso dici? Tranquillo, è di là in cucina che nuota beato, gli ho appena dato il mangime”.

lunedì 13 febbraio 2012

il maiale e la scimmia

Qualche sera fa, a cena con amici, si parlava del trapianto sperimentale di un rene da un maiale ad una scimmia. A parte il fatto che è davvero da psicopatici parlare di trapianti tra animali tra un bicchiere di vino ed una forchettata di spaghetti, comunque si diceva che dopo l’operazione la scimmia in media vive un mese ed è un buon traguardo nella prospettiva del trapianto poi ad un umano. Il primo e unico commento a questa storia è stato : “Oh povera scimmietta”.
Già, e il maiale? Voglio dire, cos’è questa discriminazione? La scimmietta ci trasmette simpatia ed allegria, è vero, ma anche il maiale in gioventù è stato un dolce cucciolo. Molti di voi avranno visto il film “Babe - maialino coraggioso” , dove Babe era appunto un piccolo e rosa maialino desideroso di affetto. Ci sta che del maiale non si butta mai nulla e che lo leghiamo all’idea del rotolarsi nel fango e della mortadella, ma è pur vero che se gli togliamo un rene, pover’anima, soffrirà anche lui. Ovviamente ho espresso subito questa mia opinione e mi è stato risposto: “Ma la scimmia potrebbe essere un tuo antenato, perché noi discendiamo dalle scimmie” . Alchè, ed è stato più forte di me, ho risposto: ”Ah si? Beh, i parenti ci capitano, mentre gli amici ce li scegliamo … e i miei ex erano tutti dei maiali”.
Viva il maiale!