giovedì 16 febbraio 2012

il quid

Le migliori storie non sono nate a causa sua. Nessuno sa bene identificare cosa sia di preciso, di sicuro si sa che è  una cosa talmente irritante che per definirla hanno dovuto usare la lingua morta più odiata dagli studenti.
Il quid, questo sconosciuto.
Quid che vuol dire tutto e non vuol dire niente. A cui non si può dare definizione. E a cui ovviamente non si può rispondere nulla una volta che ti sia proposto.
“Non fraintendermi..sei fantastica: simpatica, intelligente, bella … però …”
“...Però?”
“… Però ecco non è scattato qualcosa … manca … quel quid”
Eccolo là che compare.
Il tutto accompagnato da faccia di circostanza e sorrisetto compassionevole.
La più ignobile delle scuse usata per scaricarmi.
E io ho ucciso per molto meno.
Se proprio dovete scaricarci inventatevi almeno una motivazione decente. Diteci piuttosto che preferite essere single e farvi tutta la città, e non montateci la testa con decine di complimenti quando poi il risultato finale è sempre lo stesso. Mica ci rimaniamo meno male a sapere la vera verità, tanto il succo non cambia: è finita.
Ma ragazze non temete, ho ovviato il problema, ho trovato una soluzione che potete fare vostra.
Potevo scrivere un pezzo senza pensarci su in modo approfondito?
Dunque, molto semplice: se non l’avete già, uscite di casa e comprate un pesce rosso, fatto? Benissimo. Ora invitate da voi il ragazzo che sapete starà per scaricarvi, ed alla frase “purtroppo manca quel quid” potete tronfiamente rispondere: “Il quid? Ah il pesce rosso dici? Tranquillo, è di là in cucina che nuota beato, gli ho appena dato il mangime”.

1 commento:

  1. "Ah bene, se c'è il Quid allora sono più tranquillo, mi sentivo un po' in colpa a lasciarti da sola.."

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