mercoledì 24 ottobre 2012

Bella - Notre Dame de Paris di Riccardo Cocciante


Bella
La parola Bella è nata insieme a lei
Col suo corpo e con i piedi nudi, lei
E' un volo che afferrerei e stringerei
Ma sale su l'inferno a stringere me
Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame

C'è Qualcuno che le scaglierà la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli di Esmeralda

Bella
E' il demonio che si è incarnato in lei
Per strapparmi gli occhi via da Dio, lei
Che ha messo la passione e il desiderio in me
La carne sa che paradiso è lei
C'è in me il dolore di un amore che fa male
e non m'importa se divento un criminale
lei che passa come la bellezza più profana
lei porta il peso di un'atroce croce umana
O Notre Dame, per una volta io vorrei
Per la sua porta come in chiesa entrare in lei

Bella
Lei mi porta via con gli occhi e la magia
E non so se sia vergine o non lo sia
C'è sotto Venere e la gonna sua lo sa
Mi fa scoprire il monte e non l'al di là
Amore, adesso non vietarmi di tradire
Di fare il passo a pochi passi dall'altare
Chi È l'uomo vivo che potrebbe rinunciare
Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale?
O Fiordaliso, vedi, non c'è fede in me
Vedrò sul corpo di Esmeralda se ce n'è

Ho visto sotto la sua gonna da gitana
Con quale cuore prego ancora Notre Dame
C'è qualcuno che le scaglierà la prima pietra?
Sia cancellato dalla faccia della terra!
Volesse il diavolo, la vita passerei
Con le mie dita tra i capelli d'Esmeralda
Di Esmeralda

giovedì 18 ottobre 2012

il club dei "io sono diverso"

"Ma io sono diverso". Certo.
Solito inizio: uscite con un ragazzo. Aperitivo, due chiacchiere, cena e vari bla bla bla, fino alla domanda fatidica sulle tue storie passate, come se fosse un passo obbligato. Ma poi è così importante? Voglio dire: uomini, non c`eravate... come fate a sapere se ci stiamo inventando tutto o, ancora peggio, siamo talmente deviate da aver travisato la realtà?
Amen, poco importa, come dicevo sopra: probabilmente è un passo obbligato.
E poi noi ragazze non travisiamo mai la realtà, tzè.
Comunque, il ragazzo vi lascia parlare a ruota libera facendovi sfogare, annuendo seriamente e chiudendo gli occhi ad ogni vostro commento, poi inizia a parlare di sè, ed infine la frase: "...perchè io sono diverso".
Eccolo là.
Praticamente un autogoal.
Io sono diverso.
Questa frase equivale al "ma io sono innocente"pronunciato da un carcerato nel braccio della morte. Al 99,9 % periodico quel carcerato non è innocente, e così al 99,9 % periodico tu ragazzo che sei seduto di fronte a me stasera non sei diverso dagli altri, per il semplice fatto che lo stai dicendo.
Perchè il buon vecchio "fatti non parole" non viene più preso in considerazione?
Troppo facile essere diversi dagli altri ragazzi, a parole. Tutti sono diversi, a parole.
Io, per esempio, ne ho una collezione intera di ragazzi "io sono diverso".
E sono tutti uguali.

giovedì 11 ottobre 2012

la cena degli ex compagni di classe

Perchè andare ad una cena di ex compagni di classe: beh, innanzitutto perché si sparla degli assenti, quindi... Dai, seriamente. Una serata con i compagni delle elementari, "i fratellini", come li chiamo io, perché abbiamo condiviso un`importantissima fetta di vita, la parte più bella e spensierata della nostra esistenza.
Eravamo innocenti, entusiasti di tutto, ci divertivamo con niente e siamo cresciuti un pò ogni giorno. Insieme.
Conosciuti a 6 anni, ci siamo sposati tra noi decine di volte, tra quegli odiatissimi ed amatissimi banchetti verdi...
E ora? Eccoci qui, trentenni.
Sposati, super fidanzati, genitori, single (...ma chi sarà la single del gruppo?!?).
Chi vive in Italia, chi all'estero.
Ognuno con la propria storia da raccontare e centinaia di episodi da ricordare.
E ancora con quell'entusiasmo nello sguardo, e con quel tipo di legame a doppio filo che non morirà mai, nonostante ci si veda poco, troppo poco.
Tutti bravi ragazzi. Sì, con quello che si vede in giro e si sente al telegiornale, sono felice di vedere che ancora resiste quella generazione "sana", che ha avuto la fortuna di avere le spalle genitori che sapevano fare i genitori.
Ma non volevo scrivere un post sdolcinato.
Ok... abbiamo riso per 3 ore di fila, abbiamo sparlocchiato degli assenti (muhahahahhahah), dei presenti e delle dolci metà. Ci siamo fatti fare una foto che ricorda vagamente un famoso quadro, ma magari lo ricorda solo a noi perchè avevamo bevuto... e ci siamo dati appuntamento alla sagra del folpo fra un mese. Perchè questi rapporti vanno coltivati.



lunedì 8 ottobre 2012

il cerchio del corteggiamento

Ogni mattina una ragazza single ed ossessionata si sveglia, e sa che dovrà inventarsi 1000 modi diversi per attaccare bottone con il ragazzo che le piace.

Ogni mattina un ragazzo oggetto di stalking si sveglia, e sa che dovrà mettersi "off-line"in ogni social network, chat, mail, blog intestati a suo nome, spegnere tutti i cellulari, staccare ogni telefono fisso e, se necessario, cambiare residenza, per evitare di essere perseguitato dagli innumerevoli attacchi della sopracitata ragazza single.

Ora, non importa che tu sia carnefice o vittima... svegliati e datti `na mossa... è il cerchio del corteggiamento.

lunedì 1 ottobre 2012

il club dello stesso modus operandi

Dalla parte diametralmente opposta ai ragazzi del club dei 101 modi, troviamo il club dello stesso modus operandi, ovvero quel club composto da ragazzi che ci provano allo stesso modo con più ragazze. E quando dico "più" intendo "centinaia". E quando dico "ragazze" intendo "qualsiasi cosa".
Il ragazzo "stesso modus operandi" è scafato, sa il fatto suo, ha affinato negli anni una tecnica (infallibile?) e usa quella. Con tutte. A ripetizione. Seguendo giustamente la teoria dei grandi numeri, ovvero: una prima o poi ci starà. Perciò lui va, aggirandosi come un vampiro che ha sete di vittime.
Se una sera conosce 5 ragazze si comporterà nello stesso identico modo con tutte, passando come una farfalla dall'una all'altra o addirittura in contemporanea: stesse battute, stesso approccio fisico, stessi gesti. Se riesce nel suo intento poi sparisce, se non riesce sparisce uguale. Tanto vale che te la tieni stretta, pericolo "ma io ci sto male" alle porte.
Credi di piacergli perchè è lanciatissimo e ti riempie di attenzioni, se poi è carino e simpatico la cosa diventa piacevole. Finchè non ti accorgi che fa le stesse gallettate con la tua amica, tua zia, la vicina di casa. E casca il palco.
Allora, parliamone...
Se hai avuto un trauma in passato con un essere di genere femminile non è necessario che ora ti rifai su tutte le altre, a mo' di sconto di peccato originale. Non è colpa nostra. Sceglitene una e quietati. Ci provi con tutte e mettiamo il caso che riesca nel tuo intento e te le faccia tutte... E ora?! Clap clap, bravo, appplauso. Va davvero meglio? Mah. Ma non si usa più la meditazione e lo yoga?