giovedì 26 maggio 2011

i cartoni animati - scritto per Think People

Avete mai fatto caso ai risvolti psico-socio-pedagogici e a volte politici dei cartoni animati? Tralasciamo quelli sessuali...
Ognuno di essi ne ha almeno uno, più o meno nascosto, alcuni sono davvero palesi e non ci vuole un genio per trovarli.
Facciamo qualche esempio, partiamo dai cartoni con messaggi più chiari, tipo: Cappuccetto rosso. Tutti abbiamo capito che insegna a non dare confidenza agli sconosciuti.
O Hansel e Gretel: mai accettare caramelle da chi non si conosce.
E fin qui ci siamo.
Ma, per esempio, mai fatto caso a cartoni tipo la Sirenetta, Dumbo, Nemo?
Una ragazza senza gambe, un elefantino con le orecchie enormi e un pesciolino con una pinna atrofizzata che comunque riescono ad integrarsi benissimo in società.
E Peter Pan? Un ragazzo che a Wendy preferisce di gran lunga un gruppo di ragazzi.
O i Puffi: individui tutti perfettamente uguali, che fanno riferimento ad un capo vestito di rosso con barba bianca e il nemico è vestito di nero.
E per finire il mio preferito: Alice nel Paese delle Meraviglie, con i funghi allucinogeni e il Brucaliffo che si fuma robe strane.
Ma alla fine sono solo cartoni per bambini.

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