sabato 15 gennaio 2011

Lo scoglio lontano

E' un post fuori stagione, ma poco importa, oggi si parla dello scoglio lontano.
Ogni spiaggia ha il suo, c'è sempre, sta là, tu lo vedi e muori dalla voglia di arrivarci a nuoto.
Perchè fa figo, perchè sai di poterlo fare senza problemi. Ma tua madre non vuole. Papà a volte è dalla tua, ma non basta: la mamma è irremovibile. No. Non c'è maggiore età che ti salvi: pare che fare tot bracciate procuri morte lenta e dolorosa. L'ha sentito su Voyager. Non puoi farcela. Stramazzeresti sicuramente a metà strada tra bagnasciuga e scoglio, e avresti un crampo, anzi due. Non puoi farcela, mettitela via.
Almeno fino alla prima vacanza con gli amici, la vacanza senza mamma.
Arrivi in spiaggia e lo vedi. Bello come il sole, scintillante di conchiglie, verde di alghe, lui: lo scoglio lontano. E stavolta non ti fermerà nessuno!
Ma, dopo tutti questi anni di attesa e sfottò, non ti basta arrivarci a nuoto, no, devi arrivarci per primo.
Perciò parte la gara con gli amici. Ce la fai. Arrivi per primo. Approdi, ci sali, te lo godi: urli "sono il re del mondo". Immensa soddisfazione e zero sforzo. Una caxxata davvero!!! E pensare quanti anni buttati,  avresti potuto tranquillamente provarci 5 anni fa... prossima volta video per tua madre.
A fine giornata tutti in appartamento per la doccia post spiaggia, e la sera in disco.
Sì, tutti tranne te. E no perchè dopo lo sforzo del mattino hai l'acido lattico che ti attanaglia e ti preclude qualsiasi movimento. E dopo aver salutato i tuoi amici pronti per una notte brava, ancora con le lacrime agli occhi, nel silenzio della tua camera, ti pare di sentire una voce. Prima molto lontana, poi sempre più forte. E' qualle di tua madre, che recita più o meno così: "Mona, te l'avevo detto".

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